Mal di mare? No problem

Prima o poi ci passano tutti, anche il comandante. E’ tutto risolvibile! Non sarà questa la scusa per non venire.

La nausea non è altro che uno sfasamento dell’orecchio interno dove sono alloggiati gli organi demandati al controllo dell’equilibrio. Ondulare su una barca può sovraccaricare l’attività sensoriale di questi organi che inviano quindi al cervello segnali irregolari. Una questione di abitudine quindi, di atteggiamento, salvo rari casi cronici su cui non ci soffermiamo.
Possiamo però dare una mano a questi organi, considerando anche il concetto di digestione e dei tempi che ogni alimento ha per attraversare lo stomaco. Possono variare anche notevolmente, da individuo ad individuo, in funzione ad esempio dell’attitudine a masticare lentamente, dell’acidità gastrica e della motilità intestinale.
Dopo due o tre giorni a bordo il tuo corpo si sarà comunque abituato al rollìo e potrai gestirti tutto come meglio credi. Ma consideriamo alcuni aspetti, non regole assolute e in certi casi molto personali:
  • Colazione: latte (non tutti lo digeriscono), litri di succo in cartone e bomboloni di crema non sarebbero i più adatti, soprattutto se il mare non è completamente piatto. Non bisogna appesantire la digestione, appunto. Per alcuni è deleterio pure il caffè a stomaco vuoto. Proposta politically correct? Un the al limone e dei biscotti secchi, fette con marmellata e/o un frutto.
  • Nel corso della giornata fare piccoli pasti a base di crackers, pane, fette biscottate, grissini, acciughe a chi piacciono o salatini. Non stare a stomaco vuoto troppo a lungo insomma.
  • Bere acqua frequentemente, non troppo fredda e a piccoli sorsi. Non farlo disidrata e indebolisce, favorendo la sensazione che cerchi di evitare.
  • A pranzo non abbuffarsi. Evitare troppi grassi e non eccedere con l’alcool (eh sì, questa è la regola… poi vedete voi ovviamente, in base a come vi sentite).
  • Succhiare un pezzo di zenzero cristallizzato è un rimedio molto efficace. Come il cocculus, la maggiorana e i semi di sesamo. Rimedi naturali efficaci.
  • Non prendere freddo. Coprirsi prima di avvertirlo… è una regola a prescindere.
  • Appena avverti qualcosa che non và come previsto… non aspettare oltre, mangiati subito qualcosa di secco e sdraiati nel punto più basso e centrale della barca, possibilmente a pancia in giù chiudendo gli occhi. Cerca di rilassarti, fai un bel respiro e cerca di dormire senza pensare a niente. Se non ce la fai a stare sottocoperta, fai la stessa cosa fuori in pozzetto. Fregatene degli altri, capiranno e cercheranno di esserti di supporto.
  • Tenere impegnato il cervello è cosa molto utile. Stare al timone o chiacchierare distrae. Se avverti “quel qualcosa” dunque, fallo immediatamente ripeto, non aspettare oltre il primo sintomo. Dopo diventa tardi.
  • Se qualcosa è andato storto, non serve fare gli eroi. Se stai male chissenefrega, liberati (sottovento). Anche le mitiche due dita in gola possono essere utili, invasive ma liberatorie. I migliori lo hanno già provato e nessuno è escluso, tanto meno il comandante.
  • Rimedi medici e qualsiasi cosa possa servire per stare tranquilli ci sono, tipo la scopolamina, la xamamina …il Travelgum. I rimedi antistaminici provocano ovviamente un po’ di secchezza, sonnolenza e disturbi della vista e l’esposizione al sole certo, non è la scelta più azzeccata. Ognuno di questi ha dei principi che vanno verificati in farmacia però, in base al proprio stato di salute. Anche il braccialetto per alcuni funziona, che và collocato due dita sopra il polso. I cerottini invece, non sono più in commercio.
Non precludetevi quindi il piacere di questa esperienza solo per dei limiti che il pregiudizio impone. Sebbene ci siano delle variabili da considerare, la vacanza in barca sarà una di quelle che difficilmente dimenticherete.

Pronti a partire quindi?
Aldo Lavezzo.

Blogger www.saidisale.com e skipper Water Tribe.